BUONA LA SECONDA PER IL RISVEGLIO MUSCOLARE ACCOMPAGNATO DA nubifragili____ , CHE LA PRIMA VOLTA AVEVAMO DOVUTO ANNULLARE CAUSA ALLAGAMENTO. Sono ormai una certezza questi eventi (mattutini e non), che popolano la via a cavallo dei nostri due piccoli grandi locali. Tra buon cibo e selezioni musicali di livello, finora siamo sempre riusciti a divertirci con stile e senza dimenticare la bella carta, cuore pulsante di tutto. Questo mese ci rivediamo sabato 24 con lacaprini e poi con due eventi serali cucina + produttore di vino prima con giorgioenrico7 e i vini di alessandroviolavini e poi con Fabrizio Catana e i vini di corvagialla. Insomma, c’è da divertirsi come sempre, siateci! #edicola518 #bellacarta #quasi518
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Ci siamo proprio divertiti ieri a partecipare a centrifugapodcast dagli amici di spaziomodu, attendiamo con ansia l’uscita della puntata. Siamo dei bravi librai ma pare che a capire gli ingredienti delle centrifughe siamo proprio delle pippe. In ogni caso stiamo girando per negozi alla ricerca di un elefantino rosa di peluche. #bellacarta #edicola518
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DIRETTAMENTE DA macguffinmagazine, UNO DEI MAGAZINE DI DESIGN PIÙ BELLI DI SEMPRE, ARRIVA UN MAGNIFICO SPECIALE DEDICATO ALLA CULTURA TIPOGRAFICA EGIZIANA. Nell’area urbana de Il Cairo le lettere sono ovunque. Parole e frasi decorano costruzioni, veicoli, insegne dei negozi e cartelloni pubblicitari, in un palinsesto urbano nel quale i caratteri tipografici generati al computer si mescolano con la tradizione e la sperimentazione calligrafica egiziana. In concomitanza con la pubblicazione del tredicesimo numero del proprio magazine, intitolato The Letter, la redazione di MacGuffin si è unita a un’equipe di designer, artisti e antropologi egiziani e siriani, iniziando uno studio sull’uso e lo sviluppo delle lettere arabe fra le strade de Il Cairo. In questa pubblicazione unica troverete riportate una serie di lettere, parole e frasi disegnate su negozi o cartelloni pubblicitari, ma anche trovate fra tipografie e biblioteche del Paese. MacGuffin ci lancia così in un viaggio che permetterà al lettore di ammirare l’arte tipografica egiziana mescolata a poesia, cinema, fumetto e graffito. #edicola518 #paradiso518
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CI SONO SEGNALIBRI E SEGNALIBRI! AI NOSTRI SIAMO AFFEZIONATI PERCHÉ RIPORTANO LE CITAZIONI DI DUE AUTORI CHE CI HANNO CRESCIUTO: IVAN ILLICH E PAUL GOODMAN. La prima viene da “La Convivialità”, testo che riassume tutto il pensiero di Illich. Questo passaggio ci mette in guardia dai meccanismi di colonizzazione della mente della società capitalista avanzata, che arrivano al punto di inculcarci sogni e fantasie che in realtà non ci corrispondono. La seconda viene dal saggio “Tracciare il limite”, che è contenuto nella raccolta di scritti di Goodman pubblicata da elèuthera con il titolo “Individuo e Comunità”. La metafora di Tom e Jerry evoca l’idea di Goodman per cui è necessario, per sopravvivere in società senza rinunciare ai propri ideali politici, definire dei confini oltre i quali non si è disposti a collaborare/partecipare. Questi confini possono riguardare il nostro lavoro, i nostri rapporti, la nostra alimentazione o il nostro rapporto con le autorità. Tracciare una linea come confine del compromesso e poi, magari, spostarla ogni tanto un po’ più in qua, in direzione di un agire più coerente. #edicola518 #bellacarta
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IL NUOVO SPECIALISSIMO FLOW BOOK HA COME TEMA LE VISUAL BOARD, ED È BELLO ALMENO QUANTO TUTTI QUELLI CHE LO PRECEDONO. In questa nuova Special Edition del Flow Book for Paper Lovers troverete una raccolta di illustrazioni, sticker, carta, tag, biglietti, fotografie e molto altro! Tagliate e incollate insieme le vostre immagini preferite per creare una vision board stimolante che abbia un significato sia visivo che intimo. Flow è un’ode a una vita più consapevole, alla creatività e al rallentare e cosa c’è di meglio di oltre 150 pagine di meraviglie di carta per farlo?! Troverai: 3 mini libri con illustrazioni di fiori, francobolli e lettere, biglietti con testi ispirazionali, stickers, un quaderno, 6 fogli su cui attaccare i tuoi collage e molto altro. #emergenze #edicola518 #bellacarta
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CHE LIBRO QUESTO “THERE’S NO CALM AFTER THE STORM” DI MATTEO DE MAYDA demayda! RACCONTO DURO E FOTOGRAFICAMENTE IMPECCABILE DI UN ECOSISTEMA CHE CAMBIA. Un evento meteorologico estremo ha colpito l’Italia nord-orientale nell’ottobre 2018. Il vento di scirocco ha soffiato fino a 200 chilometri orari attraverso le valli dolomitiche, abbattendo circa 14 milioni di alberi. La pioggia incessante ha causato lo straripamento dei torrenti, trascinando a valle tronchi e detriti. Durante la notte, gli abitanti di diversi comuni montani del Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia hanno trovato le cantine allagate e persino le case distrutte dal vento. A più di cinque anni di distanza, le conseguenze della tempesta Vaia sono ancora visibili e tangibili. I pendii di diverse montagne sono spogli. Le foreste rimanenti sono state invase dal bostrico dell’abete rosso: un parassita che si nutre di legno. Senza le piante, non c’è protezione contro frane e valanghe. Mentre esperti e abitanti del luogo si rimboccano le maniche per cercare di riportare la situazione alla normalità, il danno economico complessivo è stato stimato in tre miliardi di euro. Le tempeste hanno sempre fatto parte della storia dei boschi, ma il riscaldamento globale ne sta amplificando la portata e la frequenza. Con un approccio documentario e in dialogo con elementi della ricerca scientifica e d’archivio, “There’s No Calm After the Storm” indaga le conseguenze a lungo termine della tempesta Vaia. Il progetto si prefigge di analizzare quanto è accaduto con il tempo necessario per ponderare cause, conseguenze e prospettive future, sensibilizzando il pubblico sul tema dell’emergenza climatica e sull’equilibrio fragile tra l’azione dell’uomo e la tenuta degli ecosistemi. #edicola518 #paradiso518
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La bella carta. #edicola518 #paradiso518
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adelphiedizioni, COSÌ SENZA AVVERTIRE, HA RECENTEMENTE OFFERTO AL PUBBLICO ITALIANO UNA SERIE DI VERSI INEDITI DI WISLAWA SZYMBORSKA, RITROVATI DOPO LA SUA SCOMPARSA. «La mia ombra è come un buffone / dietro la regina...» ha scritto la Szymborska, un buffone che si è preso «corona, scettro, manto regale», ma anche il «pathos». La gravità, la profondità esigono lo schermo della discrezione, della leggerezza giocosa, dell’ironia. Non a caso, in questa strepitosa silloge di testi inediti – fortunatamente sfuggiti al cestino della carta straccia, per la Szymborska la più utile suppellettile di un poeta –, la sua musa, quando si manifesta, sembra arrancare «per le scale, ansimante / ... in scarpette ormai misere», ispirandole una sorta di metafisica del minimo: in particolare una toccante sintonia con gli oggetti, protagonisti fra l’altro di dieci favolette morali irridenti e beffarde. Eppure la musa della Szymborska è anche austera, intransigente, e non esita a metterci di fronte alla nostra fragilità, alle nostre assurde fedi: solo, lo fa a modo suo, trasformando per esempio l’insignificante congiunzione e nell’emblema di tutto ciò che non può durare in eterno: «Teresa Piotr, mi fate compassione, / nella selva del mondo il tempo a ogni occasione / accende come a San Giovanni un fuoco / e voi dovete scavalcarlo per gioco. ... ditemi quali sono i vostri nomi. Teresa e Kazimierz. / Piotr e Weronika. // Teresa Kazimierz Piotr Weronika». #emergenze #edicola518 #bellacarta
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DA SPBHEDITIONS UNA RACCOLTA DI TESTI APPARSI IN UNA DELLE RIVISTE DEDICATE AL CINEMA QUEER PIÙ INNOVATIVE DI SEMPRE: LITTLE JOE! La rivista cult Little Joe, pubblicata come fanzine in edizione limitata dal 2010 al 2021, ha sfidato la narrazione mainstream della storia del cinema con una prospettiva ribelle e queer. Invece di recensire nuove uscite, ha esplorato film dimenticati e trascurati e celebrato un variegato spettro di cinema – dai film d’autore meno noti al porno ai classici di Hollywood – come degno di dibattito critico. Ostinatamente distribuita solo in versione cartacea, Little Joe era notoriamente difficile da trovare, privilegiando la distribuzione tramite passaparola, simile a quella dei film che promuoveva. Questo volume, curato dal caporedattore Sam Ashby, riunisce il meglio dei suoi testi precedentemente elusivi e propone un nuovo canone cinematografico alternativo, tratto dai margini del gusto e dello stile. Questo volume contiene saggi, conversazioni approfondite, racconti e scoperte d’archivio di una schiera di scrittori, artisti, registi e accademici queer e affini, tra cui John Waters, Sarah Schulman, Douglas Crimp, William E. Jones, Erika Balsom, Jeremy Atherton Lin, John Greyson, Elizabeth Purchell, Liz Rosenfeld, Peter Strickland, Ira Sachs, Terence Davies, Shu Lea Cheang, Kevin Killian, Wayne Koestenbaum, Abdellah Taïa, Marlene McCarty, John Cameron Mitchell, Rosa von Praunheim, Stuart Comer, Ed Halter, Jenni Olson, A.L. Steiner, A.K. Burns, Desiree Akhavan e Andrew Haigh. #emergenze #paradiso518 #edicola518
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