“Sam,” disse Anastasia con voce seria, “ho qualcosa di molto importante da dirti. Una notizia orribile, tremenda. La odierai proprio come l’ho odiata io”.
“Cosa?” chiese Sam. Anastasia aveva appena finito di cambiargli il pannolino e stava provando ad allacciargli la salopette. Lui preferiva stare a gambe nude e scalciare.
“Tieniti forte”, disse Anastasia, “sta’ a sentire”.
Sam rimase immobile, in ascolto.
“Ci trasferiamo”, disse Anastasia.
Sam la guardò negli occhi. Era vero che lei si stava trasferendo. Stava allacciandogli la salopette e un attimo dopo gli avrebbe messo le scarpe e le avrebbe allacciate, il che significava che si sarebbero trasferiti fuori di casa.
Dalla cucina, poté sentire i passi di sua madre mentre si spostava dai fornelli al frigorifero, al lavandino. Anche quello di sua madre poteva in qualche modo essere considerato un trasferirsi.
Non sapeva di papà. Però era all’incirca l’ora in cui papà rientrava da allavoro, per cui probabilmente anche papà si stava trasferendo.
Ma Sam era assolutamente immobile. Quindi Anastasia si sbagliava.
“Non mi sto muovendo”, bisbigliò Sam. Lo bisbigliò in modo che nemmeno le sue labbra si muovessero.
Anastasia gli allacciò le scarpe. Sospirò. “Sì, invece”, disse lei addolorata. “Non hai altra scelta”. Gli sistemò la salopette e lo sollevò in piedi sul pavimento.
Sam rimaneva immobile. Provò persino a trattenere il respiro. “Ancora nessun movimento, non mi trasferisco”, sussurrò.
“Mamma!” Anastasia gridò in direzione della cucina. “Sam è d’accordo con me! Dice che assolutamente non si trasferisce!”
Sua madre comparve alla porta. “Ne parleremo dopo”, disse. “Sam? Vuoi aiutarmi a congelare alcuni dolcetti?”
“Certo”, disse Sam. Riprese a respirare. Corse verso la cucina. “Adesso mi sto trasferendo”, disse, rivolto a sua sorella. “Mi piace trasferirmi”.
Anastasia lo squadrò. “Traditore”, disse.
#romanzoperragazzi #letteraturaperragazzi #amicizia #editoriaindipendente #narrativaperragazzi #loislowry #bambini #21lettere_editore #infanzia #samkrupnik