Tra gli interpreti della sua generazione Furtwängler è senza dubbio il più libero e acuto veicolo nelle tre forme espressive che s’era scelto, di un mondo unico e sulla via, per l’appunto, dell’occàso. Non ebbe certo, o almeno dagli scritti non emerge, né glielo si chiede, la visione così completa e così lontana di Spengler: aveva però ciò che gli serviva per capire il momento storico e fare quanto in suo potere, anche dovendo lottare contro gli infami tentativi, per breve periodo riusciti, di ghettizzarlo e ridurlo al silenzio da parte dei vincitori e dei loro collaborazionisti indigeni, per dare testimonianza amara ma eroica di quel mondo.