🖊 «Al giorno d’oggi, in Gran Bretagna, 'London Calling' richiama subito alla mente il titolo del singolo dei Clash e del loro album migliore, un titolo che deriva appunto da questa memoria collettiva. L’espressione evoca una commistione di sentimenti: nostalgia, storia e orgoglio, ricordi e fantasie. A qualcuno in provincia provoca un ribollente sospetto nei confronti dei ‘londinesi modaioli’, ma perlopiù echeggia un luogo a cui aspirare, la fonte di tanto benessere, arte e cultura. A differenza degli Stati Uniti e di molti altri paesi, in Gran Bretagna la capitale culturale, quella politica e quella finanziaria coincidono. Per diventare leader di uno qualsiasi di questi settori, bisogna trasferirsi a Londra. L’addetto stampa dei Beatles, Derek Taylor, non scherzava quando ipotizzò che il ‘quinto Beatle’, creato da innumerevoli speculazioni giornalistiche, fosse in realtà Londra; è qui che hanno fatto le cose più importanti.»
Barry Miles c'era.
Per questo il suo racconto del percorso che ha portato la capitale britannica da metropoli prostrata dalla guerra a centro nevralgico delle più importanti sottoculture - termine che allude alla loro natura 'contro', e non certo al valore - è così fiammeggiante, dettagliato e appassionante. La poesia, la moda, il teatro, l'arte figurativa e naturalmente la musica, tantissima musica: da Londra arrivava in Europa e nel mondo qualcosa di magico, di nuovo, di dirompente; e lo faceva partendo da club fumosi, locali scalcinati, negozietti tirati su con nulla.
Sono stati cinquant'anni unici, che attraverso LONDON CALLING (traduzione di Anna Lovisolo) possiamo tornare a cavalcare con quella stessa sensazione di entusiasmo e di rottura, per sentirci al centro del mondo creativo.
#london #londra #cultura #musica #beatles #clash #rock #brit