Altro che rammolliti, i giovani viaggiano meno e lavorano di più
Gli ultimi dati Istat registrano, dal 2020 a oggi, un calo del 4,4 per cento dei viaggi nella fascia d’età 25-34. Numeri che smentiscono la retorica dei ragazzi sempre in giro per il mondo
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Una certa narrazione vuole gli italiani, soprattutto i giovani, occupati ad accompagnare il lungo declino del Paese dedicandosi, ignari e indifferenti, a un edonismo individualista fatto di cene e cenette e ancora di più di viaggi e viaggetti, weekend fuori, voli nelle capitali europee o in località più esotiche. Come sempre un fondo di verità c’è, il declino è reale, e nel resto del mondo il turismo decolla, ma per quanto ci riguarda i numeri dicono altro: gli italiani, e in particolare chi ha meno di trentacinque anni, lavorano di più e viaggiano di meno.
L’Istat ha messo nero su bianco un dato piuttosto sorprendente: nel 2023 abbiamo trascorso meno notti fuori casa che nel 2022. Ci si sarebbe potuti aspettare un ulteriore aumento dei numeri, visto che quelli del 2019 erano ancora lontani e che parte del 2022 era stato caratterizzato dalle ultime restrizioni ai movimenti all’estero, poi tolte. E invece no, sono cresciute solo le notti per viaggi di lavoro, da 14,4 a 15,6 milioni, comunque molto meno delle 27,3 milioni di quattro anni prima, ma l’utilizzo dello smart working rende piuttosto comprensibili questi dati. Meno scontato è il calo da 332,6 a trecentosette milioni delle notti in viaggio per motivi diversi, vacanza o visita a parenti e amici.
A ben vedere, però, potrebbe trattarsi della naturale prosecuzione di un trend di cui si è parlato poco e che, anzi, va in direzione contraria ad alcuni luoghi comuni, perché è da molto tempo che gli italiani hanno cominciato a viaggiare meno. Nei quindici anni successivi al 2008 le notti trascorse fuori casa sono state sempre inferiori a quelle dell’anno del fallimento di Lehman Brothers e la lieve ripresa dei numeri tra il 2015 e il 2018 non ha consentito di ritornare a quei livelli. Sei anni fa gli italiani hanno trascorso 397,7 milioni di notti in viaggio, escludendo i motivi di lavoro, contro le 569,9 di dieci anni prima..
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