«Dobbiamo essere gentili in questo mondo oscuro».
Immaginate un mondo in cui Asti è il centro del mondo.
Immaginate un vecchio libro su cui ogni possessore ha lasciato tracce di sé: disegni, commenti, locandine, le regole di un gioco esistenziale inventato da Mary Shelley e dalla sua cerchia, l'indirizzo di uno sfuggente Ufficio delle redenzioni.
Immaginate un ragazzo, Arturo Saragat, oppresso dal rimorso per non aver saputo opporsi al male quando sarebbe stato necessario, che a quel libro si affida per riorientarsi nella vita, smarrendosi invece ancor più.
Immaginate una Storia in cui Mussolini non è stato fucilato ma ha finito i suoi giorni in esilio, allevando asini a Pantelleria.
Poi immaginate nostalgici rievocatori del fascismo, un console maniaco del golf, una lobby di dentisti assassini, sette eretiche, mariachi, terre esotiche e terre desolate, chiromanti, una fabbrica di meravigliosi globi miniati e una donna ultracentenaria dal fascino struggente.
È solo una piccola parte di quello che troverete in "Digressione", il ritorno di Gian Marco Griffi (gian_marco_griffi) dopo la rivelazione di "Ferrovie del Messico": esce il prossimo 3 giugno, ma da oggi lo potete preordinare in tutte le librerie.