Nel 1934 il poco più che ventenne David Niven arrivò negli Stati Uniti per fare il piazzista di liquori, dopo che sino a un paio d’anni prima aveva fatto parte della fanteria britannica, come da tradizione di famiglia. Era brillante, sportivo, ben educato e se come venditore prima, come organizzatore di corse di ponies dopo, si sarebbe rivelato un disastro, non gli mancava la faccia tosta e un perenno sorriso sulle labbra. Come per caso, un giorno si ritrovò in uno studio cinematografico, comparsa a due dollari al giorno in un film dove faceva un peone messicano. Nel giro di pochi anni divenne una star. C’era una volta Hollywood sono le memorie più divertenti e meglio scritte su quella che è stata e rimane la Mecca del cinema. Sfilano nelle sue pagine i ritratti degli amici più cari di Niven, Clark Gable, Humprey Bogart, Gary Cooper, Errol Flynn, i registi più eccentrici, da Lubitsch a Wyler a Chaplin, i produttori più celebri, compreso Sam Goldwin che lo licenziò, i parties più pazzi, quelli di Jean Harlow, Joan Crawford, Claudette Colbert, Greta Garbo, le croniste più pettegole, Hedda Hopper, Louella Parsons… Ribattezzata dallo stesso Niven “Lotus Land”, Hollywood fu dagli anni Trenta agli anni Sessanta la terra incantata in cui egli si mosse da par suo, con quel british touch che lo rendeva unico e con la capacità di non prendersi mai troppo sul serio, essendo sempre a suo agio, si trattasse di frequentare divi, divine e teste coronate, ma anche cowboys, marinai, attori senza talento e giocatori di professione. “C’era una volta Hollywood” ha l’effervescenza, la luminosità e la leggerezza del miglior champagne che a un lettore possa capitare di bere. David Niven, “C’era una volta Hollywood” Traduzione di Claudio Gallo Immagine: Fotografia durante le riprese di “Tavole separate”, 1958: Rita Hayworth, Burt Lancaster, produttore Harold Hecht, Wendy Hiller, il regista Delbert Mann, David Niven e Deborah Kerr. Per questo film David Niven vinse il premio Oscar come miglior attore protagonista. #davidniven #ceraunavoltahollywood #novità #inlibreria #primaedizione #bringontheemptyhorses #hollywood #secondaedizione #memoirs #settecoloriedizioni
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Nel 1934 il poco più che ventenne David Niven arrivò negli Stati Uniti per fare il piazzista di liquori, dopo che sino a un paio d’anni prima aveva fatto parte della fanteria britannica, come da tradizione di famiglia. Era brillante, sportivo, ben educato e se come venditore prima, come organizzatore di corse di ponies dopo, si sarebbe rivelato un disastro, non gli mancava la faccia tosta e un perenno sorriso sulle labbra. Come per caso, un giorno si ritrovò in uno studio cinematografico, comparsa a due dollari al giorno in un film dove faceva un peone messicano. Nel giro di pochi anni divenne una star. C’era una volta Hollywood sono le memorie più divertenti e meglio scritte su quella che è stata e rimane la Mecca del cinema. Sfilano nelle sue pagine i ritratti degli amici più cari di Niven, Clark Gable, Humprey Bogart, Gary Cooper, Errol Flynn, i registi più eccentrici, da Lubitsch a Wyler a Chaplin, i produttori più celebri, compreso Sam Goldwin che lo licenziò, i parties più pazzi, quelli di Jean Harlow, Joan Crawford, Claudette Colbert, Greta Garbo, le croniste più pettegole, Hedda Hopper, Louella Parsons… Ribattezzata dallo stesso Niven “Lotus Land”, Hollywood fu dagli anni Trenta agli anni Sessanta la terra incantata in cui egli si mosse da par suo, con quel british touch che lo rendeva unico e con la capacità di non prendersi mai troppo sul serio, essendo sempre a suo agio, si trattasse di frequentare divi, divine e teste coronate, ma anche cowboys, marinai, attori senza talento e giocatori di professione. “C’era una volta Hollywood” ha l’effervescenza, la luminosità e la leggerezza del miglior champagne che a un lettore possa capitare di bere. David Niven, “C’era una volta Hollywood” Traduzione di Claudio Gallo Immagine: David Niven assorto nella lettura. Uno dei suoi posti preferiti per leggere è la finestra del bar, che offre una bella vista sulle colline costiere (1955). #davidniven #ceraunavoltahollywood #novità #inlibreria #primaedizione #bringontheemptyhorses #hollywood #secondaedizione #memoirs #settecoloriedizioni
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Nel 1934 il poco più che ventenne David Niven arrivò negli Stati Uniti per fare il piazzista di liquori, dopo che sino a un paio d’anni prima aveva fatto parte della fanteria britannica, come da tradizione di famiglia. Era brillante, sportivo, ben educato e se come venditore prima, come organizzatore di corse di ponies dopo, si sarebbe rivelato un disastro, non gli mancava la faccia tosta e un perenno sorriso sulle labbra. Come per caso, un giorno si ritrovò in uno studio cinematografico, comparsa a due dollari al giorno in un film dove faceva un peone messicano. Nel giro di pochi anni divenne una star. C’era una volta Hollywood sono le memorie più divertenti e meglio scritte su quella che è stata e rimane la Mecca del cinema. Sfilano nelle sue pagine i ritratti degli amici più cari di Niven, Clark Gable, Humprey Bogart, Gary Cooper, Errol Flynn, i registi più eccentrici, da Lubitsch a Wyler a Chaplin, i produttori più celebri, compreso Sam Goldwin che lo licenziò, i parties più pazzi, quelli di Jean Harlow, Joan Crawford, Claudette Colbert, Greta Garbo, le croniste più pettegole, Hedda Hopper, Louella Parsons… Ribattezzata dallo stesso Niven “Lotus Land”, Hollywood fu dagli anni Trenta agli anni Sessanta la terra incantata in cui egli si mosse da par suo, con quel british touch che lo rendeva unico e con la capacità di non prendersi mai troppo sul serio, essendo sempre a suo agio, si trattasse di frequentare divi, divine e teste coronate, ma anche cowboys, marinai, attori senza talento e giocatori di professione. “C’era una volta Hollywood” ha l’effervescenza, la luminosità e la leggerezza del miglior champagne che a un lettore possa capitare di bere. David Niven, “C’era una volta Hollywood” Traduzione di Claudio Gallo Immagine: Fotografia durante le riprese di “Tavole separate”, 1958: Rita Hayworth, Burt Lancaster, produttore Harold Hecht, Wendy Hiller, il regista Delbert Mann, David Niven e Deborah Kerr. Per questo film David Niven vinse il premio Oscar come miglior attore protagonista. #davidniven #ceraunavoltahollywood #novità #inlibreria #primaedizione #bringontheemptyhorses #hollywood #secondaedizione #memoirs #settecoloriedizioni
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I Podcast di Play Books - Rai Radio 3. La nascita del romanzo… la letteratura permette di conoscere la realtà, come ha mostrato Flaubert. Ospite Carlos D’Ercole. Mario Vargas Llosa, “L’orgia perpetua. Flaubert e Madame Bovary” Traduzione di Giuliana Calabrese #MarioVargasLlosa #lorgiaperpetua #madamebovary #nobelprize #Flaubert #CarlosDercole #radiorai3 #playbooks #settecoloriedizioni
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Mario Vargas Llosa il 9 febbraio 2023 è ufficialmente entrato a far parte della ristrettissima cerchia degli “Immortali”, i 40 membri dell’Académie française. In occasione del discorso d’investitura, sotto alla celebre cupola degli ‘Immortels’, prendendo il posto di Michel Serres (poltrona n.18), Vargas Llosa ha reso omaggio a Gustave Flaubert e “Madame Bovary “. “Nell’estate del 1959 arrivai a Parigi con pochi soldi e la promessa di una borsa di studio. Una delle prime cose che feci fu comprare, in una libreria del quartiere latino, una copia di Madame Bovary nell’edizione dei classici Garnier. Iniziai a leggerlo quella sera stessa, in una stanzetta dell’Hotel Wetter, nelle immediate vicinanze del museo Cluny. È lì che comincia davvero la mia storia. Fin dalle prime righe il potere di persuasione del libro agì su di me in modo fulminante, come un incantesimo potentissimo. Era da anni che nessun romanzo vampirizzava così rapidamente la mia attenzione, aboliva lo spazio fisico e mi sommergeva tanto a fondo nella sua materia. Man mano che avanzava la sera, scendeva il buio, faceva capolino l’alba, sortiva sempre più il suo effetto l’effluvio magico, la sostituzione del mondo reale con quello fittizio… Quando mi risvegliai per riprendere la lettura, è impossibile che non abbia sentito due certezze assolute come lampi: sapevo quale scrittore mi sarebbe piaciuto essere e che da quel momento fino alla morte avrei vissuto innamorato di Emma Bovary” Da “L’orgia perpetua” di Mario Vargas Llosa #MarioVargasLlosa #lorgiaperpetua #madamebovary #nobelprize #Flaubert #settecoloriedizioni #paris #Istitutdefrance
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Grazie a robinson_repubblica che per la seconda volta posiziona “L’orgia perpetua” di Mario Vargas Llosa sul podio di Top Ten Robinson. Dopo il primo posto di domenica 23 febbraio oggi siamo al secondo cedendo lo scettro a William Shakespeare e i suoi sonetti… 🔥 #MarioVargasLlosa #lorgiaperpetua #madamebovary #nobelprize #Flaubert #settecoloriedizioni #topten #robinson #repubblica
I nostri eventi a libricome - FestadelLibroedellaLettura Vi aspettiamo! • DOMENICA 23 MARZO | ORE 15.00 AUDITORIUM ARTE Presentazione dei libri “Il tempo che fugge” e “Sei ore da perdere “ di ROBERT BRASILLACH “Robert Brasillach, cantore della giovinezza, uno scrittore ritorna: il fallimento delle ideologie e il riscatto nell’arte.” con GIAMPIERO MUGHINI AURELIO PICCA CARLOS D’ERCOLE Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. È necessario scaricare il biglietto dal sito www.auditorium.com o ritirarlo presso il botteghino dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il biglietto è valido per l’ingresso, con fila prioritaria, entro e non oltre 10 minuti prima dall’orario di inizio dell’evento. Trascorso tale termine il biglietto perde la sua validità, e priorità in ingresso viene data a chi sia eventualmente in fila d’attesa. #libricome #robertbrasillach #seioredaperdere #iltempochefugge #giampieromughini #aureliopicca #carlosdercole #auditoriumparcodellamusica #roma #settecoloriedizioni
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I nostri eventi a libricome - FestadelLibroedellaLettura Vi aspettiamo! • SABATO 22 MARZO | ORE 17.00 AUDITORIUM ARTE Presentazione del libro “L’orgia perpetua” di MARIO VARGAS LLOSA “La nascita del romanzo moderno. Gustave Flaubert e la sua Madame Bovary riletti da Mario Vargas Llosa in L’orgia perpetua.” con EMANUELE TREVI ANTONELLA LATTANZI MANUEL GRILLO • DOMENICA 23 MARZO | ORE 15.00 AUDITORIUM ARTE Presentazione dei libri “Il tempo che fugge” e “Sei ore da perdere “ di ROBERT BRASILLACH “Robert Brasillach, cantore della giovinezza, uno scrittore ritorna: il fallimento delle ideologie e il riscatto nell’arte.” con GIAMPIERO MUGHINI AURELIO PICCA CARLOS D’ERCOLE Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. È necessario scaricare il biglietto dal sito www.auditorium.com o ritirarlo presso il botteghino dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il biglietto è valido per l’ingresso, con fila prioritaria, entro e non oltre 10 minuti prima dall’orario di inizio dell’evento. Trascorso tale termine il biglietto perde la sua validità, e priorità in ingresso viene data a chi sia eventualmente in fila d’attesa. #libricome #marovargasllosa #lorgiaperpetua #emanueletrevi #antonellalattanzi #manuelgrillo #robertbrasillach #seioredaperdere #iltempochefugge #giampieromughini #aureliopicca #carlosdercole #auditoriumparcodellamusica #roma #settecoloriedizioni
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I nostri eventi a libricome - FestadelLibroedellaLettura Vi aspettiamo! • SABATO 22 MARZO | ORE 17.00 AUDITORIUM ARTE Presentazione del libro “L’orgia perpetua” di MARIO VARGAS LLOSA “La nascita del romanzo moderno. Gustave Flaubert e la sua Madame Bovary riletti da Mario Vargas Llosa in L’orgia perpetua.” con EMANUELE TREVI ANTONELLA LATTANZI MANUEL GRILLO Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. È necessario scaricare il biglietto dal sito www.auditorium.com o ritirarlo presso il botteghino dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il biglietto è valido per l’ingresso, con fila prioritaria, entro e non oltre 10 minuti prima dall’orario di inizio dell’evento. Trascorso tale termine il biglietto perde la sua validità, e priorità in ingresso viene data a chi sia eventualmente in fila d’attesa. #libricome #marovargasllosa #lorgiaperpetua #emanueletrevi #antonellalattanzi #manuelgrillo #auditoriumparcodellamusica #roma #settecoloriedizioni
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