È questa la domanda che attraversa "Pelli", il romanzo d’esordio di Rachele Salvini, ambientato in un’America ruvida, fatta di case isolate ai margini del bosco, famiglie disfunzionali, negozi dell’usato e ricordi che non smettono di pulsare sotto la pelle.
Zelda ha quasi settant’anni e una vita piena di cose mai dette. Vedova, madre di un figlio rabbioso e nonna di una bambina che è l’unico legame sincero che le è rimasto, si ritrova a fare i conti con ciò che resta dopo la morte, dopo l’amore, dopo la giovinezza. Con il passato di violenze che ritorna nella voce di una ex nuora, nei fantasmi del marito cacciatore, nella musica che non suona più da anni.
Tra ricordi taglienti come pelli scuoiate e oggetti “amati in precedenza” da lasciare andare, "Pelli" è un romanzo struggente e feroce sull'identità, sull’eredità familiare e sul bisogno umano — disperato, ostinato — di appartenere a qualcuno, o almeno a sé stessi.
"Pelli" di rachel_sa_ vi aspetta in tutte le librerie.