“Ma io quasi quasi” di michele_bitossi Proposto al premiostrega 2025 da danielerielli
«Una delle qualità migliori che può possedere un romanzo è la capacità di sedurre il lettore che ne sfogli per caso le prime pagine. Ma io quasi quasi di Michele Bitossi è un libro di questa specie, lo so perché il lettore rapito sono io. Ho trovato questo romanzo in mezzo a una pila di altri libri che mi erano stati inviati, ho letto quasi distratto la prima pagina, poi la seconda e alla terza ho capito che ci sarei caduto dentro. E infatti per due giorni ci sono tornato ad ogni occasione utile, già dispiaciuto per il momento in cui l’avrei finito. La storia, come sempre accade con i buoni libri, rende meglio nel romanzo che non raccontata in due righe, tuttavia eccola qui: un uomo, un padre, nella settimana che precede il momento in cui scoprirà se potrà ancora vedere sua figlia. Essendo io stesso diventato padre da poco tempo, un’eventualità del genere mi risulta terrificante; per fortuna nel mio caso è qualcosa di lontano, non è però così per migliaia di padri che vivono questo dramma nell’indifferenza generale, quando non nell’implicita condanna. Ma io quasi quasi tuttavia non è, per fortuna aggiungerei, un romanzo di denuncia: la spada di Damocle, per quanto drammatica, pende quasi silenziosa sulla testa del protagonista mentre questi cerca di stare lontano dalla cocaina, di scoprire qualche improbabile talento calcistico per la squadra di serie C per cui lavora e di non far naufragare la storia con la sua irosa – e divertentissima – nuova compagna [...]».
Grazie!
La motivazione continua nel primo commento ⬇️
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