𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗠𝗮𝗿𝗼𝘁𝘁𝗮 è stato un giornalista, scrittore e sceneggiatore italiano. Nato a Napoli da una famiglia originaria di Avellino, fin dall’adolescenza dimostra un vivo interesse per la letteratura e la musica, leggendo e studiando, da autodidatta.
Si trasferisce sin da giovanissimo a Milano per intraprendere la carriera di giornalista. I primi tempi non sono certamente facili e per un periodo è costretto a dormire sulle panchine di un parco. Inizia a farsi strada lavorando come redattore prima da Mondadori e poi da Rizzoli. Scrive intanto per diverse testate, tra cui «La Stampa», e la sua penna non passa inosservata: viene notato da Aldo Borelli che gli apre le porte de «Il Corriere della Sera», collaborazione che durerà, seppur a fasi alterne, quasi tutta la sua vita.
A metà del Novecento, inizia a lavorare come sceneggiatore, scrivendo soggetti e sceneggiature per il cinema e il teatro, collaborando con i più grandi di quel tempo: De Feo, De Sica, Zavattini, Soldati, De Filippo, Giannini. Tutto questo lo porta ad approcciarsi anche alla critica cinematografica, scrivendo recensioni per «L’Europeo».
La sua Napoli, mai dimenticata, è al centro della produzione narrativa, su cui si concentrerà maggiormente dagli anni Quaranta in poi. La sua produzione può dirsi sconfinata: romanzi, novelle, saggi, commedie, sceneggiature e soggetti per il teatro e il cinema, senza dimenticare la fittissima produzione giornalistica.
Nel 1954 vince il Premio Bagutta per il romanzo Coraggio Guardiamo e nel 1958 vince il Premio speciale Viareggio per Marotta Ciack. Nel 1961 vince uno dei premi giornalistici più importanti, Il Premiolino.
Dal 𝟭𝟵 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 torna in libreria 𝙇𝙚 𝙗𝙚𝙡𝙡𝙞𝙨𝙨𝙞𝙢𝙚, nell'ambito del progetto di ripubblicazione delle opere di Giuseppe Marotta a cura della nostra casa editrice.
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