«Galveston» di Nic Pizzolatto in libreria!
«Un medico mi fece delle foto ai polmoni. Erano pieni di raffiche di neve. Quando uscii dallo studio tutta la gente seduta nella sala d’attesa sembrava grata di non essere al mio posto. Certe cose gliele leggi in faccia, a una persona. Avevo già la sensazione che qualcosa non andasse, perché qualche giorno prima avevo inseguito un tizio su per due rampe di scale e mi era mancato il respiro, come se avessi un bilanciere appoggiato sul petto. Erano un paio di settimane che bevevo parecchio forte, ma sapevo che c’era qualcos’altro. Mi ero arrabbiato a tal punto, per quel dolore improvviso, che gli avevo rotto la mano, a quel tizio. Aveva finito per sputare i denti e si era lamentato con Stan, dicendo che secondo lui avevo esagerato. Ma è per quello che mi hanno sempre dato lavoro. Perché sono esagerato».
Nic Pizzolatto, già creatore e autore della serie di culto True Detective ci consegna un noir magistrale, la cui onestà e potenza hanno eguali solo nei maestri assoluti del genere: James Ellroy, Cormac McCarthy, Denis Johnson.
Con una prosa asciutta e malinconica e atmosfere febbricitanti dalla bellezza quasi insostenibile, Galveston è un viaggio nei cupi paesaggi acquitrinosi del Golfo del Messico, tra hotel decrepiti e bar malfamati infestati dagli spettri di tutte le vite trascorse, un mondo di ombre dove il passato è una chimera quanto il futuro – fantasticherie indistinte create per attutire i brutali assalti del presente – in cui però, come miraggi esalati dal calore della roccia in un deserto, scintillano fugaci bagliori di grazia.