«Sono nata alla vita della mente nel 1925; la mia nascita fisica risaliva al 1912».
Mary McCarthy nasce il 21 giugno del 1912, nell’estremo Nordovest americano, a Seattle.
L’infanzia di Mary è particolarmente dura. Il padre, Ray Winfield Mc-Carthy, cattolico, e la madre, Therese Preston, di famiglia ebraico-protestante, muoiono nel 1918 per un’epidemia influenzale. I quattro figli si trasferiscono quindi a Minneapolis, a casa di lontani parenti. «L’orribile zio Myers», come è ricordato nelle memorie di Mary, assieme alla moglie, maltratta i nipotini senza troppe remore. Harold Preston, il nonno materno – all’epoca noto avvocato di Seattle – riporta a casa Mary, che frequenta prima il Forest Ridge Convent della stessa città, in seguito l’Annie Wright Seminary di Tacoma. Sono anni di una rigida educazione cattolica.
La grande scoperta letteraria di quegli anni è Tolstoj («Il libro che mi colpì veramente non fu Guerra e pace e nemmeno Anna Karenina, ma La morte di Ivan Il’icˇ; credo di essermi innamorata del titolo»), ma soprattutto la giovane Mary è già in grado di stupire con il suo talento capriccioso e passionale. Una sua insegnante le dice: «Tu sei proprio come Lord Byron, geniale ma morbosa»; l’etichetta di «donna brillante» le rimarrà appiccicata addosso per tutta la vita.