IL REALE: IMPOSSIBILE, INDICIBILE, INASPETTATO.
BUSSA ALLA PORTA SENZA CHIEDERE IL PERMESSO
"C’è la realtà, cioè il mondo umanizzato, quello che conosciamo da quando siamo nate, quello in cui si parla la cosiddetta lingua materna, e poi c’è il reale, che invece è il mondo che non capiamo, che ci arriva addosso senza che l’avessimo invitato, che non sappiamo che lingua parli, ammesso che ne parli una. È la caratteristica distintiva del reale, è «impossibile», così dice Lacan. Il reale è impossibile proprio perché quello che credevamo di sapere della realtà escludeva che il reale potesse esserci. Quindi è impossibile non perché non possa esserci – niente esiste in modo più massiccio e ingombrante del reale – è impossibile perché escludevamo la possibilità che potesse esserci qualcosa di così impensabile e indicibile come il reale. La realtà è allora il mondo come lo pensiamo e lo immaginiamo, il reale è invece il mondo che, semplicemente, accade senza chiedere il permesso. Prima o poi il reale del mondo bussa alla porta di casa nostra, è questo che succede alla giovane donna di cui seguiamo la vicenda nella Ragazza e il masso, della scrittrice belga Kristien In-‘t-Ven."
Così inizia "Il peso del mondo", articolo di Felice Cimatti dedicato all'albo illustrato "La ragazza e il masso" di Kristien In-‘t-Ven e Martha Verschaffel. Per leggere l'intera riflessione su realtà e reale https://www.fatamorganaweb.it/la-ragazza-e-il-masso-di-kristien-in-t-ven/
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