Nel suo secondo libro di poesie, Anna Achmatova prosegue il filone inaugurato con “Sera”: tensione psicologica, laconismo, osservazioni precise, rifiuto della musicalità tradizionale del verso, preferenza per un linguaggio colloquiale.
“Rosario”, pubblicato nel maggio del 1814, è in libreria nell’edizione a cura e traduzione di Bruno Osimo, nella sua versione ritmica con testo russo accentato a fronte.